Niente stipendi, niente piano di rilancio, silenzio dell’editore, a TEF la situazione sta precipitando: ASU torna a chiedere il saldo degli arretrati e un tavolo con la proprietà



Sei mesi di stipendi non pagati, mancanza di un piano editoriale e di rilancio, condizioni di lavoro insostenibili e assenza di prospettive per un’azienda editoriale che ha caratterizzato l’informazione dell’Umbria: è questa la situazione di Tele Editore Fornari (TEF), una situazione che dura ormai da troppo tempo e che ha abbondantemente superato la soglia di allarme. Le reiterate richieste rivolte in questi mesi dall’Associazione stampa umbra all’editore per aprire un tavolo di confronto chiarificatore sul futuro della televisione non hanno avuto risposta. Un comportamento elusivo e inqualificabile da parte dell’azienda che dimostra quanto poco rispetto abbia di corrette relazioni sindacali e degli stessi   lavoratori, giustamente preoccupati per il mantenimento del proprio posto di lavoro. I giornalisti hanno finora operato in maniera professionale e con un alto senso di responsabilità per evitare che si scrivesse la parola fine su questa emittente, impegnandosi oltre ogni limite e senza ricevere le dovute spettanze. Si è arrivati al paradosso che non solo la proprietà non ha saldato il pregresso, ma sta erogando ai dipendenti solo mezza mensilità questo mese.

La situazione sta precipitando a causa della mancanza di segnali e di azioni da parte dell’azienda, finalizzati a trovare insieme alle organizzazioni sindacali modalità e procedure più consone a sostenere e tutelare tutti i dipendenti. E’ per questi motivi che l’Associazione stampa umbra ritiene non più rinviabile un tavolo di confronto sul futuro dell’emittente che sgomberi il campo da ogni possibile incertezza. Quello che è certo è che il sindacato dei giornalisti umbri non starà con le mani in mano aspettando che l’editore faccia morire di stenti un’altra voce importante del panorama informativo di questa regione.